Storico - Sport invernali

Domenica il Trofeo Laurino - 2009-03-05 11:13:08

Mancano ormai pochi giorni e sarà l’otto marzo, giorno della festa della donna ma soprattutto- per chi ama lo sport declinato nelle sue varie forme-giorno della 49. edizione del Trofeo Laurino (Passo Lavazè).
Il «Trofeo Laurino», rassegna nazionale giovanile di sci nordico, è una manifestazione di spiccato carattere promozionale patrocinata dal Consiglio Provinciale di Trento del Centro Sportivo Italiano.  Alla manifestazione possono partecipare atleti appartenenti alle categorie giovanili, sia maschili che femminili, in possesso di tessera valida per l’anno 2008/2009 che dia diritto all’assicurazione sportiva (FISI, CSI, NOI, ACLI).
Fucina di campioni e promozione sportiva. Come mette in rilievo l’organizzatore Ferruccio Degasperi, “Il Laurino è stato il primo importante passo della storia sportiva di tanti campioni arrivati ai massimi allori olimpici e mondiali. Bastano per tutti i nomi di Franco Nones, Giorgio Vanzetta e non ultimo Cristian Zorzi.” Ma il Laurino non è solo storia di campioni. E’ sport in tutte le forme, promozione sportiva a tutti i livelli, con uno sguardo speciale alla solidarietà: l’adozione a distanza, “finanziata” con i proventi della manifestazione.
Quando e dove. I numeri del Laurino. Alle ore 9,00 è prevista sulla pista "Campiol" e sulla adiacente pista "Laurino" la partenza del Laurino Giovani, riservato alle categorie baby, cuccioli, ragazzi, allievi, aspiranti e juniores. Alle 11.30 la partenza in linea del "18° Laurino Revival", 15 km di distanza, gara riservata agli "over 19". Tra grandi e piccoli sono presenti, al solito, 700-800 atleti, con una cinquantina di società. Le iscrizioni si chiudono domani sera ma al Laurino revival sarà possibile iscriversi ancora il giorno stesso.
Perché Trofeo Laurino. Dalla celeberrima pista da fondo di Lavaze si possono ammirare molte cime, tra queste quella suggestiva del Catinaccio, sul quale è ambientata la saga di re Laurino. Narra la leggenda che sul Catinaccio si adagiava il giardino delle rose di Re Laurino, che regnava su di un popolo di nani e possedeva anche due armi magiche: una cintura che gli dava la forza uguale a quella di dodici uomini ed una cappa che lo rendeva invisibile. Quando il re dell’Alto Adige decise di sposare la figlia Similde, invitò tutti i nobili della zona ad una gita di maggio, tranne Re Laurino. Questi decise allora di partecipare comunque, ma come ospite invisibile, per poi rapire Similde.
I combattenti si lanciarono immediatamente all’inseguimento per riportare indietro Similde, catturarono Laurino, tagliarono la cintura magica e lo imprigionarono. Indispettito per l’accaduto, Laurino si girò verso il Catinaccio, dal quale si sentiva tradito, e gli lanciò una maledizione: alcun occhio umano avrebbe più potuto ammirarlo, né di giorno, né di notte. Laurino però dimenticò il tramonto e così da allora accade che il Catinaccio, sia al tramonto sia all’alba, si colori di rosa come un giardino di rose di ineguagliabile bellezza.

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