Storico - Discipline

Giocando si imparano i valori - 2008-11-29 15:20:00

L’intervento  d L. Castelli e e St. Bonaccorso: "Sport giovanile: a che punto siamo?" che riprende i contenuti della  relazione "Giocando si imparano i valori" tenuta dalla dott.ssa Castelli il 21/11/2008 al primo incontro del Corso per Educatori sportivi del CSI Trento.
Non sempre lo sport fa bene e questo lo si percepisce quotidianamente leggendo i giornali, guardando la TV e, a volte, purtroppo, persino assistendo alle semplici competizioni di paese. Esiste una visione distorta dello sport, in cui la persona  (anche i giovanissimi) è al servizio del risultato, è uno strumento per il raggiungimento della massima prestazione. La persona  è assoggettata allo sport. Lo sport spettacolo e professionistico non coincide con il modello educativo. E’ un’altra cosa! Lo sport che educa alla convivenza civile e al benessere è fondato sull’attività giocosa, piacevole, salutare e disinteressata (senza scopo di lucro), di confronto pacifico con gli altri per misurarsi senza danneggiarsi a vicenda. Altrimenti è solo  spettacolo, business, adesione superficiale ad una moda passeggera.
Questo l'incipit dell'intervento d L. Castelli e e St. Bonaccorso: "Sport giovanile: a che punto siamo?" che riprende i contenuti della  relazione "Giocando si imparano i valori" tenuta dalla dott.ssa Castelli il 21/11/2008 al primo incontro del Corso per Educatori sportivi del CSI Trento.

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